Il primo nucleo del Museo archeologico di Sant’Agata Bolognese è stato inaugurato nel 2010 e dedicato all’esposizione di reperti dell’età del Bronzo, periodo in cui il nostro territorio è caratterizzato dalla cultura terramaricola.

I materiali esposti permettono di approfondire vari aspetti insediativi e paleoambientali di questi antichi insediamenti umani, a partire dalle ricerche effettuate sui principali siti rinvenuti nell’area di pianura tra il torrente Samoggia ed il fiume Panaro. L’allestimento è ricco di sportelli e nicchie contenenti repliche di oggetti di uso quotidiano, testi e disegni che offrono al visitatore l’opportunità di un approfondimento e di una lettura coinvolgente su un’importante area della pianura bolognese nell’età del Bronzo.

Dal 2024 il Museo ospita anche i materiali provenienti dalla villa romana di via Don Dossetti, un importante sito archeologico, indagato estensivamente nel 2013 su un’area di circa 2.100 mq, che ha restituito la porzione di un grande complesso produttivo identificato come una villa rustica e un pozzo databili tra la prima e la piena età imperiale.

Oggi l’area è stata trasformata in un’area verde, il Parco della Villa in cui le vecchie fondamenta delle strutture romane sono visibili tramite l’utilizzo di ghiaia colorata e le piante messe a dimora sono le stesse specie ritrovate all’interno del pozzo, riconosciute grazie alla presenza di semi e/o pollini. Inoltre sono state utilizzate piante da frutto oggi quasi scomparse, ma estremamente diffuse in epoca romana. Alcune parcelle per coltivazioni sperimentali sono poi utilizzate per attività didattiche in collaborazione con le scuole del territorio.